Un nuovo modo di prendersi cura del verde pubblico

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In questi anni è stato svolto un censimento di tutto il patrimonio pubblico, compreso il verde, dalla siepe al confine con Empoli, all’albero al confine con Lastra a Signa. Ciascuna pianta è stata inserita in una piattaforma integrata che consente il moni

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25 Marzo 2025

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Il Comune di Montelupo Fiorentino ha rivoluzionato la gestione del verde pubblico, rendendola più efficiente, sostenibile e vicina ai cittadini. Dopo la conclusione dell’ultimo affidamento per la gestione delle aree verdi, il Comune ha riorganizzato le attività di manutenzione.

Grazie a un censimento dettagliato del verde urbano, ora integrato nella piattaforma digitale PROSIT, è possibile monitorare con precisione tutte le aree verdi, programmare gli interventi in modo mirato e garantire una manutenzione più efficace.

Il territorio è stato suddiviso in due categorie principali: le “Zone del verde urbano“, che comprendono parchi, giardini e aiuole, e le “Aree urbane“, ovvero spazi pubblici come parcheggi, piazze e marciapiedi.

Questo nuovo assetto permette di ottimizzare le risorse e migliorare la qualità degli spazi verdi, con un occhio di riguardo alla resilienza climatica. Il Comune ha infatti adottato criteri ecologici più rigidi, puntando su metodi di gestione che riducano l’impatto ambientale e valorizzino il patrimonio verde.

“Da primavera ad autunno i cittadini segnalano spesso erba alta e incolta. Nei momenti di maggiore piovosità può essere complicato gestire tutto il patrimonio a verde, ma l’obiettivo di questo nuovo progetto e quello di mettere a sistema una modalità che ci permetta un monitoraggio costante – afferma l’assessore alle manutenzioni Simone Peruzzi –. Grazie alla tecnologia e a una pianificazione più intelligente, possiamo garantire interventi più tempestivi e una città più bella e vivibile.”

Nel piano complessivo sono inoltre state previste alcune aree a “sfalcio primaverile ridotto”; un esperimento già realizzato in piccole porzioni del territorio e sempre più diffuso a livello nazionale da Milano a Reggio Emilia.

“L’erba alta può apparire meno gradevole rispetto a un prato inglese; non è facile spiegare alla cittadinanza che non si tratta di incuria, ma di un approccio che sta diventando necessario in un’epoca caratterizzata da crisi climatica e della biodiversità.
Un approccio che prevede anche un’attenzione diversa alle potature degli alberi non più drastiche ma attente alla salute delle piante e all’ombreggiatura e a un processo costante di forestazione urbana che l’amministrazione sta portando avanti con la collaborazione degli stessi cittadini”, afferma l’assessore all’ambiente Lorenzo Nesi.

In questa prospettiva assume rilevanza anche l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini sul tema. Per questa ragione le azioni strutturali sono accompagnate da un’attività di comunicazione che prevede il posizionamento di cartelli che indicano quali sono le aree a sfalcio ridotto e quali i benefici di questa scelta, pillole video informative, passeggiate nel verde alla scoperta della biodiversità.

 

Ultimo aggiornamento: 25/03/2025, 16:11

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