Descrizione
Chi acquista online molto probabilmente conosce Scalapay, una soluzione di pagamento che permette ai clienti di acquistare nei negozi online e fisici e di pagare successivamente a rate senza interessi.
Scalapay è stato eletto Prodotto dell’anno 2022, quando ha chiuso un round di finanziamento da 497 milioni di euro, il più grande investimento di sempre in una startup innovativa italiana. Grazie a questo risultato, l’azienda è diventata un “unicorno” – il terzo in Italia dopo Yoox e Depop. Si definiscono “unicorni” le startup che superano la valutazione di 1 miliardo di dollari.
Pochi probabilmente sanno che questa soluzione, oggi leader nel settore “Buy Now Pay Later”, è nata a Montelupo Fiorentino.
Anche il sindaco di Montelupo, Simone Londi, lo ha scoperto di recente, dopo aver visto un’intervista a uno dei co-founder della piattaforma durante il Sios 2022, uno dei più importanti eventi in italia dedicati al mondo dell’innovazione e imprenditorialità.
«Quando ho appreso la notizia, sono stato felice di sapere che una delle più grandi startup italiane sia nata proprio a Montelupo, anche se forse per una mera coincidenza – afferma Londi –. Questo territorio, con una secolare tradizione ceramica e vetraria, negli ultimi anni ha sviluppato un vivace tessuto industriale e tecnologico, che oggi travalica i settori più tradizionali. Penso, per esempio, all’azienda informatica 7Layers, che da Montelupo ha aperto sedi a New York e Hong Kong, o alla vicina Sesa, nel comune di Empoli, quotata alla Borsa di Milano da alcuni anni».
Il sindaco ha quindi deciso di inviare una lettera a Simone Mancini, CEO di Scalapay, per congratularsi del successo e dell’utilità della soluzione.
«L’innovazione è la chiave di volta per il nostro futuro e non posso che apprezzare lo spirito imprenditoriale e l’intraprendenza di giovani che si mettono in gioco nelle startup – continua Londi –. Spesso si tratta di visionari che abbinano competenze tecniche elevate a un approccio creativo. Il fatto che questi processi avvengano in un paese di meno di 15.000 abitanti, in Toscana, e non nelle grandi città, mi pare significativo.
Mi auguro che prima o poi ci sarà l’occasione di incontrare i fondatori di Scalapay, un invito che ho espresso anche nella lettera inviata pochi giorni fa».