Quinta tappa di visita alle aziende di Montelupo: in 25 kmq esempi di vitalità e propensione all’innovazione

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Un’azienda storica nata nel 1946, una startup innovativa con oltre un milione di euro di fatturato in due anni, un’attività di ristorazione, uno spazio gioco per bambini, una pelletteria e un showroom di abbigliamento e una fattoria.

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24 Febbraio 2025

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La quinta tappa di visita alle aziende del sindaco Simone Londi restituisce l’immagine di un tessuto imprenditoriale vivace ed eterogeneo, dove tradizione e innovazione convivono in un equilibrio dinamico.

«Quando sono stato eletto sindaco, mi sono posto tra i tanti obiettivi quello di conoscere a fondo il tessuto imprenditoriale di Montelupo. Per questo ho avviato un tour delle aziende del territorio, un’esperienza sorprendente. Dopo alcuni mesi di incontri posso affermare che, in 25 kmq, ho trovato competenze, spirito innovativo e grande capacità imprenditoriale. Il nostro tessuto produttivo è ricco e variegato, sia per tipologia di attività che per generazioni coinvolte. A conferma della spinta fortemente innovativa di questo territorio anche la scoperta che ho fatto non molto tempo fa che la piattaforma di pagamento a rate Scalapay è nata a Montelupo Fiorentino. Come amministrazione, vogliamo ascoltare, accogliere suggerimenti e anche critiche per migliorare le politiche a supporto dell’economia locale», ha dichiarato il sindaco Londi.

Le visite alle aziende di Montelupo proseguono e offrono uno spaccato interessante del territorio.

Dal calzaturificio storico alla startup innovativa: storie di successo.

La prima tappa della giornata è stata il calzaturificio Grazzini, conosciuto a Montelupo come Silene. La titolare, Giovanna, ha raccontato la storia dell’azienda fondata nel 1946 dal padre e da alcuni soci:

«Dopo la guerra, mio padre e alcuni collaboratori iniziarono a produrre scarpe a Montelupo, in via Giro delle Mura. Partivano per Pisa e altre città con poche paia legate da una corda per venderle ai clienti. Il nome Silene venne scelto perché trovarono un lotto di etichette con questa scritta e decisero di riutilizzarle per risparmiare. Di strada ne è stata fatta tanta, sempre con oculatezza e attenzione negli investimenti. Negli anni la Silene ha dato lavoro a numerosi montelupini ed è sempre stata molto conosciuta. Poi nel 1965 ci siamo spostati in via Caverni e da lì nel 1989 nella zona industriale, quando ancora c’erano pochi capannoni e nessuna infrastruttura».

Oggi Grazzini produce calzature di altissima qualità per brand internazionali, con un mercato particolarmente forte negli Stati Uniti. Ha saputo affrontare la crisi recente diversificando la produzione e investendo strategicamente. Conta 23 dipendenti, la maggior parte sotto i 30 anni.

Un esempio di imprenditoria giovane e innovativa è la startup DVL, che produce prodotti per capelli a marchio Nala. Fondata da due fratelli nel 2020, ha superato il milione di euro di fatturato grazie a un’efficace strategia di vendita online e marketing basato sui social media.
Il loro obiettivo è offrire prodotti di qualità a prezzi accessibili, con un focus sulla semplicità d’uso:

«Realizziamo prodotti facili e veloci da usare, anche per chi non ha manualità, per regalare ogni giorno la sicurezza e l’energia di una piega appena fatta dal parrucchiere», spiegano i due fondatori, classe 1997 e 1999. E per loro è solo l’inizio: nuovi progetti sono già in cantiere.

Tradizione e innovazione: pelletteria, ristorazione e commercio.

Anche nel settore della pelletteria, l’attenzione alla diversificazione è stata fondamentale per superare le difficoltà del mercato.

È il caso di Pelletterie Toscane, azienda a conduzione familiare con 8 dipendenti. Il giovane titolare, classe 1993, ha scelto di non lavorare esclusivamente per i grandi marchi, strategia che ha permesso all’azienda di resistere ai momenti critici del settore.

Un’altra realtà emergente è il Green Park Bramasole, spazio dedicato al gioco per bambini e alla ristorazione, con un’offerta vegana e vegetariana. La nuova titolare, Giulia, con una lunga esperienza nella ristorazione, ha rilevato l’attività a febbraio e punta a farne un punto di riferimento per le famiglie.

Un esempio di imprenditorialità strategica è After 2k, showroom di moda nato nel 2003 grazie a Mauro Bercigli, Patrizio Vassalle e Lapo Masi. Con un team di 10 persone, l’azienda serve marchi in Toscana ed Emilia-Romagna. I fondatori, originari di Firenze, hanno scelto Montelupo per motivi
logistici e per i prezzi vantaggiosi degli immobili rispetto all’area metropolitana.

La visita si è conclusa alla trattoria La Nena, situata all’uscita della Firenze-Pisa-Livorno. In poco tempo, questa realtà a conduzione familiare è riuscita a conquistare sia i montelupini che i turisti, grazie ai piatti della tradizione toscana.

Parallelamente il sindaco e la giunta stanno visitando anche i produttori di vino del territorio, nei giorni scorsi è stata la volta della Fattoria di Sammontana. Un luogo storico di Montelupo che vanta una storia secolare che risale al XII secolo. Originariamente proprietà della famiglia Medici, fu donata ai canonici di San Lorenzo, che la utilizzarono come luogo di ritiro, costruendo ampie cantine sotterranee e una fornace per la produzione di terracotta. Nel 1870, la famiglia Dzieduszycki acquisì la tenuta, avviando una tradizione agricola che continua da quattro generazioni. Oggi, l’azienda si estende su circa 15 ettari di vigneti e oltre 3.000 piante di olivo, coltivati secondo principi biologici e biodinamici.

Ultimo aggiornamento: 07/03/2025, 15:39

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