Intitolazione di una piazza a Nilde Iotti e Tina Anselmi, nell’area ex Artinvetro, adiacente a via Sant’Anna. Domenica 7 aprile alle ore 11.00 la cerimonia

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Domenica 7 aprile alle ore 11.00 si terrà la cerimonia di intitolazione di una nuova grande piazza a due figure...

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05 Aprile 2024

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Domenica 7 aprile alle ore 11.00 si terrà la cerimonia di intitolazione di una nuova grande piazza a due figure femminili fondamentali per la storia italiana: Nilde Iotti e Tina Anselmi. La piazza nell’area ex Artinvetro, adiacente a via Sant’anna.

L’intitolazione persegue l’obiettivo, promosso dall’assessorato alle pari opportunità di Montelupo, di valorizzare figure femminili storiche e importanti per il nostro paese.

Nilde Iotti (1920-1999), politica e partigiana italiana, fu la prima donna nella storia dell’Italia repubblicana a ricoprire la terza carica dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati, incarico che detenne dal 1979 al 1992, diventando la presidente della Camera rimasta in carica più a lungo in assoluto nella storia della Repubblica Italiana, per ben 12 anni e 307 giorni.

Tina Anselmi (1927-2016), anche lei politica e partigiana italiana, è stata la prima donna ministro della Repubblica Italiana. Ha ricoperto la carica di Ministro del lavoro e della previdenza sociale dal 1976 al 1978 nel governo Andreotti III.

Nilde Iotti e Tina Anselmi hanno vissuto la loro scelta di vita politica con lo stesso impegno, la stessa passione, la stessa onestà e dignità. Le accomuna l’esperienza dell’antifascismo, la partecipazione alla Resistenza, la laurea in lettere conseguita alla Cattolica di Milano, l’insegnamento e la vita parlamentare.

«Da tempo avevamo in programma di dedicare una piazza a due figure femminili di rilievo che hanno rivestito un ruolo cruciale per la nostra storia: antifascismo, emancipazione, lotta per i diritti. Nilde Iotti e Tina Anselmi sono il simbolo di tutto ciò e credo che in un momento come quello che stiamo attraversando siano necessari anche i simboli, le figure forti a cui guardare e da cui trarre ispirazione. Anche per ricordarsi che i diritti che abbiamo sono stati conquistati a fatica e in alcuni casi con il sangue. La toponomastica potrebbe sembrare un aspetto marginale, ma in realtà è un modo per perpetuare la memoria delle persone nel tempo e ci dà anche un’indicazione su quali siano i valori in cui crediamo e che con la nostra azione politica vogliamo portare avanti.» (Stefania Fontanelli, assessora alle Pari Opportunità)

Ultimo aggiornamento: 16/05/2024, 12:48

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