I giovani a Montelupo: consulta i risultati dell’indagine

Dettagli della notizia

Sono 263 i giovani montelupini ascoltati nell’ambito dell’indagine promossa dal Comune di Montelupo. Coinvolti anche 212 adulti che operano, lavorano, hanno a che fare con i ragazzi

Data:

01 Marzo 2025

Tempo di lettura:

Descrizione

Conoscere per progettare. 263 giovani e 185 adulti hanno preso parte all’indagine promossa dal Comune di Montelupo e finalizzata a decifrare il mondo delle giovani generazioni e i bisogni dei ragazzi di Montelupo.

CONSULTA IL REPORT DELL’INDAGINE

Dall’indagine emerge un quadro complesso e sfaccettato: una generazione animata da vitalità e senso civico, ma allo stesso tempo attraversata da fragilità e da un crescente disagio. I ragazzi segnalano con forza la pressione esercitata dalla scuola e dalla società, in un momento delicato di costruzione dell’identità personale, in cui le relazioni interpersonali risultano spesso difficili.

È diffusa la percezione di non essere compresi dagli adulti e viene richiesta con urgenza la creazione di spazi di ascolto, dialogo e confronto, liberi dal giudizio. La scuola è vissuta come un contesto fortemente stressante, centrato sulla prestazione e poco attento alle individualità.

Significativa la riflessione di un giovane partecipante: La scuola è noiosa, ci parla di cultura, ma non di quello che affronteremo. La scuola ci informa del passato, di quello che è già successo, invece dovrebbe formarci per il futuro”.

Temi come inclusione e identità sono affrontati con grande consapevolezza: i giovani chiedono rispetto per le differenze e rifiutano l’idea che “diverso” significhi “sbagliato”. Il rapporto con le tecnologie e i social è ambivalente: strumenti indispensabili ma anche fonte di ansia, legata al controllo e all’immagine. In molti casi, emerge il senso di essere ridotti a numeri, come nella gestione scolastica digitalizzata.

È chiara, tra i giovani di Montelupo, la percezione della pervasività di un modello consumistico e prestazionale, in cui persino il divertimento appare come qualcosa da acquistare. Ne nasce una forte sensibilità ambientale e un atteggiamento critico, spesso oppositivo, nei confronti di questo schema culturale, che in alcuni casi sfocia in comportamenti al limite della legalità, vissuti come forma estrema di affermazione e riconoscimento.

Dall’indagine emerge, da parte degli adulti, una visione speculare a quella dei giovani: l’adolescenza è descritta come un tempo di fragilità, disorientamento, solitudine e difficoltà relazionali, aggravato dalla carenza di opportunità e spazi di aggregazione. Gli adulti riconoscono la propria responsabilità nel colmare questa distanza generazionale e sottolineano la necessità di cambiare linguaggio, ascoltare di più e costruire occasioni di incontro attraverso esperienze condivise come l’arte, lo sport e il volontariato.

È forte la consapevolezza del ruolo educativo che genitori, insegnanti ed educatori devono assumere, nel difficile equilibrio tra il bisogno di accompagnare e quello di lasciare autonomia, cercando di essere punti di riferimento credibili.

Non migliora la percezione per quanto riguarda le opportunità offerte dal territorio, si sottolinea la mancanza di luoghi di aggregazione “sani” e sicuri, lo scarso coinvolgimento e un supporto inadeguato da parte della comunità.

I risultati della ricerca sono funzionali alla definizione della nuova strategia di azione da parte dell’amministrazione comunale nell’ambito delle politiche giovani.

Una strategia che si fonda sulla consapevolezza che occorra una pianificazione integrata per dare risposte adeguate, una progettazione che coinvolga molteplici attori: tutta la comunità

L’incontro del 10 aprile al MMAB, oltre ad essere un momento di rendicontazione dei risultati dell’indagine è stata anche l’occasione per lanciare le attività breve – medio periodo nell’ambito delle politiche giovanili.

Si va dall’organizzazione di un premio rivolto ai giovani e giovanissimi di Montelupo alla progettazione partecipata di Fool Park per arrivare all’affidamento del servizio di attuazione delle politiche giovanili che prevede fra le azioni educativa di strada, laboratori di orientamento e una nuova organizzazione per il Centro Giovani. Previsti anche incontri con gli autori e presentazioni di libri attinenti all’argomento.

Azione centrale è anche l’avvio del Tavolo permanente della Comunità Educante che sarà formalizzato a breve e al quale hanno già aderito rappresentanti del mondo dell’istruzione e dell’educazione come l’Istituto Compresivo Baccio da Montelupo, il nido Fate e Folletti, del terzo settore come la Cooperativa Indaco e Circo Libera Tutti, dell’associazionismo con Auser, Genimon, Montelupo Calcio, Labella, Asd Budokan.

L’aspetto innovativo del progetto oltre alla pluralità dei soggetti coinvolti riguarda proprio l’approccio metodologico della ricerca condotta dal Consorzio COeSO Empoli che da anni opera nel settore delle politiche giovanili, con la direzione scientifica di Davide Fant, pedagogista e formatore, docente presso l’Università Bicocca di Milano e la SUPSI di Lugano; è responsabile dell’ANNO UNICO, servizio formativo per il contrasto all’abbandono scolastico che, da oltre 15 anni, ha aiutato più di 500 adolescenti a costruirsi un nuovo percorso dopo un periodo di crisi.

L’indagine si è svolta tra l’inizio di ottobre 2024 e la fine di gennaio 2025, coinvolgendo un’ampia fascia della popolazione giovanile e adulta di Montelupo Fiorentino, con l’obiettivo di restituire una fotografia autentica e partecipata del mondo giovanile.

Il percorso si è articolato in diverse fasi:

Laboratori personas, che hanno coinvolto 60 studenti della scuola secondaria di primo grado nella costruzione di un’immagine collettiva dell’adolescente tipo, attraverso domande guida;

Focus group suddivisi per fasce d’età (15–19 e 20–25 anni), ai quali hanno partecipato 20 giovani;
Digital caffè, incontri online con 20 ragazzi tra i 15 e i 19 anni, dedicati all’esplorazione dei “luoghi dei giovani”;

Interviste e confronti individuali e in piccoli gruppi, che hanno coinvolto complessivamente 45 persone;
Questionario SMART, uno strumento interattivo che integra linguaggi diversi (musica, immagini, video), compilato da 73 giovani;

Osservazioni sul territorio, con un’esplorazione diretta degli spazi di ritrovo giovanili in momenti diversi della giornata;

Coinvolgimento degli adulti, attraverso interviste in profondità, focus group e un questionario digitale, per raccogliere punti di vista e percezioni complementari a quelle dei ragazzi.

Ultimo aggiornamento: 14/04/2025, 13:00

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri