La mostra diffusa “Terre di Spezierie. Ceramiche di Montelupo per Santa Maria Nuova e le farmacie storiche della Toscana” si concluderà il 6 gennaio, offrendo ancora qualche giorno per scoprire un affascinante viaggio nel mondo delle antiche spezierie e delle ceramiche montelupine, profondamente legate alla tradizione farmaceutica toscana.
L’esposizione ha dato vita a importanti collaborazioni con istituzioni storiche del territorio, tra cui:
- L’Ospedale di Santa Maria Nuova (Firenze), fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre della celebre Beatrice dantesca.
- L’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, attiva dal 1221, che ha colto l’occasione per esporre alcune ceramiche di Montelupo provenienti dai suoi depositi. Nota per la creazione dell’Acqua della Regina, introdotta alla corte francese da Caterina de’ Medici, l’officina conserva una preziosa collezione di manufatti risalenti al periodo tra il 1580 e il 1620, simbolo della lunga tradizione farmaceutica fiorentina.
- L’Antica Spezieria Serristori (Figline Valdarno), parte dell’ospedale fondato nel 1399 da Ser Ristoro Serristori. Le visite guidate organizzate in questa sede sono andate tutte esaurite nel mese di dicembre, testimoniando il grande interesse per la sua collezione di maioliche, albarelli e ampolle del XVI e XVII secolo, oltre che per opere d’arte di rilievo come il Redentore di Matteo Rosselli (1640 circa).
Grazie al successo della mostra, alcune di queste realtà proseguiranno con nuovi progetti per valorizzare il patrimonio montelupino e la tradizione ceramica della Toscana.
Un evento speciale per concludere l’esposizione
Domenica 5 gennaio, alle ore 15.30, si terrà una visita guidata conclusiva alla mostra, condotta da Lorenza Camin, direttrice scientifica del Museo della Ceramica e curatrice dell’esposizione.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il Museo della Ceramica al numero 0571/917650.
«“Terre di Spezierie” ha rappresentato un approccio innovativo all’esposizione museale, valorizzando le collezioni in connessione con il territorio e creando legami tra luoghi distanti, ma uniti da una storia comune. Abbiamo invitato i visitatori a tracciare una propria rotta alla scoperta della Toscana, seguendo le antiche vie della ceramica di Montelupo, che nei secoli ha servito famiglie nobili, farmacie e ospedali prestigiosi. La visita del 5 gennaio sarà un’occasione unica per vivere la mostra accompagnati da Lorenza Camin: una chiusura perfetta per sei mesi intensi di attività e scoperte. È nostra intenzione portare avanti questa visione anche in futuro», ha affermato l’assessora.