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Il primo cittadino è anche in costante contatto con il comandante della compagnia dei carabinieri di Empoli, Daniele Riva e presto potrebbero esserci importanti novità
Un gruppo di ragazzi, giovani, giovanissimi sta creando problemi di ordine pubblico a Montelupo.
Il tentativo, fortunatamente non andato a buon fine, di dare fuoco a cartacce presenti in un fondo in Via Rovai è solo l’ultimo in ordine di tempo, preceduto da una rissa in piazza 8 Marzo, da danneggiamenti nel parcheggio sotterraneo, nel parcheggio dei Pozzi e nel parcheggio scambiatore.
L’amministrazione comunale ha da tempo rappresentato la necessità di individuare prima possibile i responsabili affinché vengano avviati nei loro confronti i procedimenti penali previsti dalla legge.
Le telecamere poste in diversi luoghi della città hanno fornito informazioni importanti ai fini dell’identificazione ed è necessario arrivare a stringere il cerchio.
Per questa ragione il sindaco Paolo Masetti ha chiesto al Prefetto Francesca Ferrandino la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si terrà il prossimo 21 febbraio, nel quale verrà analizzata in dettaglio la situazione non solo in relazione agli atti vandalici ma anche ai numerosi furti che hanno recentemente interessato il territorio.
Oltre a questo è in costante contatto con il comandante della Compagnia dei carabinieri a Empoli, Colonnello Daniele Riva e con il responsabile della locale Stazione, Luogotenente Bruno Mencarelli.
«Ieri mi sono nuovamente incontrato con il comandante Riva, che ringrazio per la consueta disponibilità, il quale mi ha informato che le attività di indagine stanno proseguendo con grande impegno con probabili risvolti positivi. Spero quindi di essere in grado di comunicare quanto prima importanti novità. Sul nostro territorio sono presenti oltre 70 telecamere e le immagini sono state di grande supporto alle indagini investigative anche per i i fatti di Piazza 8 Marzo e per i danneggiamenti nel parcheggio dei Pozzi e nel parcheggio scambiatore vicino alla stazione»
Il primo cittadino tuttavia fa presente che le telecamere possono essere una condizione necessaria ma non sufficiente a limitare furti o atti vandalici: in 24 kmq ce ne sono più di 70, ma questo non ha certo impedito i fatti degli ultimi mesi.
«Il fenomeno dei reati minorili è in aumento significativo in tutto il territorio nazionale, registrando dal 2010 al 2022 una crescita del 15%, secondo i dati del Viminale. Dato che sicuramente a livello locale è inferiore ma su cui certo non si può e non si deve abbassare la guardia, con azioni che puniscano i responsabili e impediscano loro di proseguire con comportamenti delittuosi.
In questa fase è essenziale intervenire ed è fondamentale il presidio delle forze dell’ordine proprio per far passare il messaggio che certe azioni hanno conseguenze anche gravi e non si può rimanere impuniti. Grazie quindi al Prefetto Ferrandino per avere accolto la mia richiesta di convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ci consentirà di fare il punto della situazione.
Tuttavia, quando siamo di fronte a comportamenti di questo tipo non si devono porre in essere solo azioni repressive, ma anche chiedersi quali azioni preventive siano le più adeguate per educare i nostri giovani. Certo tutti devono fare la loro parte, non solo il mondo della scuola, l’associazionismo, l’amministrazione e le forze dell’ordine ma anche le famiglie.
In questo elenco sono sicuramente quest’ultime le più importanti, sono infatti le famiglie che per prime dovrebbero trasmettere ai figli i valori del rispetto e della legalità e interrogarsi di più su cosa fanno quando sono fuori casa. Stiamo parlando infatti in alcuni casi di ragazzini di 13 – 14 anni che rimangono fuori fino a tardi senza alcun apparente controllo da parte della famiglia. La mia è una riflessione da genitore prima ancora che da sindaco, angosciato in entrambi i ruoli per quanto sta accadendo», prosegue Masetti.
Il comune ha investito negli anni risorse importanti per le politiche giovanili, attivando percorsi di inclusione, laboratori, dando vita ad un centro giovani molto frequentato, creando luoghi di incontro, primo fra tutti il MMAB e supportando con grande impegno il mondo della scuola.
«L’amministrazione ha certo l’importante ruolo di favorire le condizioni perché i nostri giovani crescano nel modo migliore possibile e in questo senso ci siamo fortemente impegnati, ma non ci si può certo aspettare che altri sostituiscano la famiglia, soggetto sociale di primaria importanza nell’educazione dei propri figli. Auspico che potremo presto intervenire sui responsabili degli atti vandalici, ma occorre anche interrogarsi se si tratti di un caso sporadico, limitato ad uno o due gruppetti, oppure se tale fenomeno sia l’espressione di una diffusa mancanza di rispetto della legalità o di un disagio ben più profondo da affrontare insieme a chi ogni giorno opera a contatto con i nostri ragazzi».