A
Avvio del procedimento: È il documento con il quale un soggetto istituzionale (comune, unione di comuni, provincia, città metropolitana o regione) avvia formalmente il percorso di approvazione di un piano, programma o variante di sua competenza. L’avvio del procedimento, si compone di una serie di documenti (scritti e grafici) che ne descrivono gli obiettivi generali e il quadro conoscitivo di riferimento. Nel documento di avvio sono anche individuati gli enti e gli organismi pubblici ai quali chiedere un contributo tecnico e viene nominato il garante dell’informazione e della partecipazione, con le indicazioni in merito alle attività di coinvolgimento della cittadinanza.
C
Compensazione urbanistica: Meccanismo attraverso il quale una o più proprietà immobiliari, se interessate dalla realizzazione di interventi pubblici o di interesse pubblico, a seguito di specifici accordi possono essere cedute dal privato all’amministrazione in cambio di diritti edificatori (cioè della possibilità di costruire in quella stessa area) oppure scambiate con altre aree di proprietà del comune (c.d. permuta).
Conferenza paesaggistica e conformazione al PIT/PPR: Per tutti gli strumenti della pianificazione territoriale e relative varianti è previsto il passaggio attraverso una conferenza che si svolge nella sede regionale, detta Conferenza Paesaggistica, alla quale partecipano la Regione e gli organismi ministeriali competenti (Soprintendenza) per la verifica di conformità alle prescrizioni e direttive del Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico regionale (PIT/PPR).
G
Garante dell’informazione e della partecipazione: Nominato da un soggetto istituzionale (comune, unione di comuni, provincia, città metropolitana o Regione), si occupa di intraprendere le azioni necessarie per garantire l’informazione e la partecipazione della cittadinanza e dei soggetti interessati alla formazione degli atti di governo del territorio. Non fanno eccezione il Piano strutturale e il Piano operativo, per i quali il garante si assicura che le attività di informazione e partecipazione si svolgano in ogni fase della loro formazione, prestando particolare attenzione alla comprensibilità e divulgabilità dei contenuti al fine di poter raccogliere idee, suggerimenti e proposte che saranno sottoposte all’esame tecnico e alla valutazione politica.
M
Misure di salvaguardia: Prevedono la sospensione delle decisioni sui titoli abilitativi (es. permessi di costruire, SCIA, ecc.) nel periodo fra l’adozione e l’approvazione degli strumenti urbanistici, in modo da evitare che l’assetto fissato dai piani adottati possa risultare compromesso da interventi non più ammessi dal nuovo piano.
Monitoraggio: La Regione Toscana ha istituito l’Osservatorio paritetico della pianificazione per cui gli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica sono soggetti ad un monitoraggio, ossia una specifica verifica degli effetti previsti al momento della pianificazione sia in materia ambientale che urbanistica.
P
Perequazione territoriale: Meccanismo che interviene tra enti locali che si sono accordati tra loro per la redistribuzione e compensazione di vantaggi e oneri territoriali e ambientali derivanti da scelte di pianificazione.
Perequazione urbanistica: È un meccanismo che prevede un’equa distribuzione delle potenzialità edificatorie e degli oneri tra diverse proprietà immobiliari ricomprese in ambiti territoriali contigui (ad es. facenti di uno stesso piano attuativo) o discontinue tra loro, ed è finalizzata al perseguimento di obiettivi di interesse generale definiti dagli strumenti della pianificazione.
Pericolosità idrogeologica e sismica – salvaguardia dei rischi: Gli strumenti della pianificazione urbanistica definiscono, sulla base di indagini e studi, le dinamiche legate al rischio idraulico (esondazioni, alluvioni, ecc.), geologico (es. frane) e sismico (terremoti) e le condizioni di equilibrio e sicurezza rispetto alle quali valutare gli effetti delle trasformazioni previste.
PIT/PPR: Piano d’indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico regionale: È lo strumento di pianificazione territoriale della Regione Toscana al quale si conformano le politiche regionali, i piani e programmi settoriali che producono effetti territoriali e gli strumenti della pianificazione urbanistica. Il PIT è corredato da schede di approfondimento sugli ambiti paesaggistici e sugli obiettivi di qualità che costituiscono parte integrante del quadro normativo, definendo le azioni guida per gli strumenti di pianificazione territoriale.
PTC: Piano territoriale di coordinamento: È lo strumento di pianificazione territoriale al quale si conformano le politiche provinciali, i piani e programmi di settore provinciali, gli strumenti della pianificazione territoriale e gli strumenti della pianificazione urbanistica comunale.
R
Regolamento edilizio: È il regolamento di competenza comunale che detta le norme in tema di modalità costruttive, decoro pubblico, igiene, sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi.
Rigenerazione urbana delle aree degradate: È l’insieme di interventi di natura e consistenza diversa destinati a promuovere una riqualificazione di aree caratterizzate da degrado urbanistico, sociale ed economico.
T
Territorio urbanizzato: La legge regionale urbanistica (LR n. 65/2014) stabilisce norme finalizzate a garantire lo sviluppo sostenibile delle attività rispetto alle trasformazioni territoriali, anche evitando nuovo consumo di suolo. In questa ottica, con la definizione di «Territorio urbanizzato» si intende quello compreso nel perimetro costituito da centri storici, aree edificate con continuità, attrezzature di servizi, parchi urbani, impianti tecnologici, lotti e spazi inedificati interclusi dotati di opere di urbanizzazione primaria (strade e servizi).
U
Urbanismo tattico: Con l’espressione urbanismo tattico (o urbanistica tattica) si intende un complesso di azioni capaci di incidere sulla conformazione degli spazi urbani, il più delle volte portate avanti direttamente dalla cittadinanza, in alcuni casi di concerto con le Amministrazioni. Tali interventi si contraddistinguono per il loro carattere temporaneo e l’utilizzo di materiali economici allo scopo di sperimentare e verificare l’efficacia di alcune soluzioni progettuali prima che queste siano realizzate in maniera permanente impiegando ingenti risorse per la loro realizzazione.
V
Variante (al Piano operativo): Si intende una qualsiasi variazione agli strumenti urbanistici approvati che, pur non modificando in maniera significativa né gli obiettivi né le previsioni complessive, si rende necessaria per poter attuare uno o più interventi specifici non previsti al momento della redazione degli strumenti stessi. Qualora non preveda l’aumento complessivo delle superfici edificate e non comporti trasformazioni all’esterno del territorio urbanizzato, la variante si dice “semplificata” e per la sua approvazione è possibile seguire un percorso più rapido (LR 65/2014, art. 32). In caso contrario, la variante segue l’iter di approvazione consueto.
VAS (Valutazione ambientale strategica) e RA (Rapporto ambientale): Sono gli strumenti finalizzati alle verifiche di natura ambientale per dare modo ai decisori politici di avere chiare le possibili alternative alla progettazione di sviluppo del territorio avendo a riferimento lo stato di salute del territorio.