Venerdì 28 ottobre alle ore 17,30 l’autore, che è anche curatore delle edizioni 2021 e 2022 del programma di residenze “Cantieri Montelupo”, sarà protagonista di un incontro alla Fornace del Museo in dialogo con:
Aglaia Viviani, assessore alla cultura di Montelupo Fiorentino
Stefano Bartoloni, ceramista
Il titolo del libro rimanda all’idea che l’arte si sia rotta, appunto, o meglio, che si sia incrinato il sistema intorno ad essa, la bellissima finzione in cui l’industria dell’arte amava specchiarsi.
“Il migliore dei sistemi possibili” si basa su precariato, classismo e autoreferenzialità; ma quel che è peggio è che oggi l’arte appare senza vocazione. Un vestito intellettuale per grandi ego, da sfoggiare con opere educate, perbene, accondiscendenti, opere su «temi di attualità», opere di cui non si capisce nulla, opere fighette.
Gli scritti di Caliandro vanno oltre la critica artistica, allargandosi ad una critica generale dei nostri tempi “likeable”, dove tutto è pianificato per piacere. Ma non negano l’esistenza di alcune esperienze autentiche, che rappresentano il punto di partenza per una visione differente. Un’arte che si mette in dubbio e discute con le persone, scavalcando il recinto in cui si è rinchiusa da sola.