L’Archangelo lucente all’alba di San Michele. Nella mattina di sabato 25 gennaio si terrà una visita esclusiva alla Cappella Vecchia di San Michele a Luciano, immersa nel bosco di San Vito in Fior di Selva, sopra Camaioni.
Sarà un momento unico: il perfetto allineamento del sole con la monofora della Cappella genera una “spada di luce” che attraversa la piccola navata per proiettarsi, in perfetto allineamento, sulla controfacciata.
L’assessore Lorenzo Nesi racconterà la storia della chiesa e spiegherà il fenomeno di luce a cui si assisterà.
La visita è aperta a un numero limitato di persone, con prenotazione obbligatoria ed è un’occasione per contribuire alla raccolta fondi Art Bonus, destinata al restauro dell’affresco absidale rinascimentale raffigurante il Giudizio Universale. L’Art Bonus è una misura ministeriale introdotta nel 2014 che consente ai cittadini di sostenere il patrimonio culturale con erogazioni liberali, beneficiando di vantaggi fiscali fino al 65% in 10 anni come credito d’imposta.
I partecipanti a questo evento esclusivo sono invitati a sostenere l’iniziativa con un bonifico Art Bonus o partecipando alla raccolta fondi informale in loco.
⚠️ Attenzione: la visibilità del fenomeno è condizionata dalle condizioni meteo; la presenza di nebbia o nuvole potrebbe comprometterla.
✴️ Consulta qui la scheda della Cappella Vecchia di San Michele a Luciano e scopri come donare: https://artbonus.gov.it/restauro-della-cappella-vecchia-di-san-michele-a-luciano.html
✴️ Scopri di più su come funziona l’Art Bonus: https://artbonus.gov.it/cose-artbonus.html
Punto di ritrovo
Ore 7:30 all’inizio della strada di accesso ai civici di via di San Vito dal 52 al 60 https://maps.app.goo.gl/qfzF6eQtrpNJVRsT9
Oppure direttamente alla Cappella Vecchia https://maps.app.goo.gl/nRQv88KVjzNsGju36
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Note storiche sulla chiesa
La prima menzione della Chiesa di San Michele risale al 1243, quando faceva parte del castello di Luciano, proprietà dei Conti Alberti. In quello stesso anno, il rettore della chiesa prestò giuramento al pievano di Signa, nonostante la grande distanza tra i due edifici.
Nei secoli successivi, le condizioni economiche della chiesa furono difficili, ma nel 1319 il rettore, prete Michele, scambiò la chiesa di Luciano con la pieve di Signa. Nel 1306 un atto testimonia che la chiesa di Luciano era allora situata nel comune di Montelupo, sotto il patrocinio della famiglia Frescobaldi. Il territorio della parrocchia andò incontro a un rapido spopolamento e nel 1422 fu annessa alla vicina chiesa di San Vito. Sebbene continuasse a decaderne, nel XVIII secolo gli Antonori, patroni dal 1434, restaurarono l’edificio utilizzando materiali di recupero, tra cui alcuni di epoca romana.
La chiesa appare negli itinerari settecenteschi di G. Targioni Tozzetti e Domenico Maria Manni, podestà di Montelupo Fiorentino all’epoca, segnalò il ritrovamento di un cippo miliare della via Quinctia proveniente dal cimitero annesso alla cappella.