La presentazione mercoledì 2 ottobre alle ore 18:00 presso la sede dell’associazione. A seguire apericena e dibattito dedicato a nonne e nonni
Un ricco programma di corsi, gite, incontri e molto altro a tema “invecchiamento attivo”: è questo quello che propone l’Auser di Montelupo per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. La presentazione è mercoledì 2 ottobre alle ore 18:00 presso la sede dell’associazione in Piazza dell’Unione Europea. A seguire, alle ore 20:00, apericena, e alle 21:00 il primo incontro a tema dal titolo “Nonne e nonni si diventa: riscoprire il legame con la propria famiglia d’origine e guardare il futuro”, con lo psicologo Giorgio Stefanini e l’assessora al diritto alla salute Stefania Fontanelli.
L’OMS definisce “invecchiamento attivo” come la capacità di invecchiare restando in buona salute, godendo di una buona qualità della vita, sfruttando al meglio il proprio potenziale fisico, sociale e mentale lungo tutto il corso della vita, partecipando secondo i propri bisogni, desideri e capacità.
L’Auser è impegnata – con un accordo siglato insieme a Regione Toscana, Anci, Federsanità e le tre ASL Toscane – nel promuovere un invecchiamento sano e attivo. L’obiettivo dell’accordo è quello di promuovere uno stile di vita sano e consapevole tra gli anziani che possa aiutare ad invecchiare bene. La popolazione anziana, infatti, aumenta e in Toscana in modo particolare gli over 65 rappresentano il 26% della popolazione contro il 24% della media nazionale. In Toscana un cittadino su quattro ha più di 65 anni e un uomo anziano su dieci e due donne anziane su dieci vivono da soli.
Le donne, sebbene più longeve degli uomini, vivono un numero più elevato di anni in condizioni di salute sempre più precarie. Sono infatti maggiormente colpite da patologie croniche meno letali, che però insorgono più precocemente e diventano progressivamente invalidanti con l’avanzare degli anni. Ecco che, in questo contesto, promuovere un invecchiamento sano e attivo diventa elemento di primaria importanza.
Il primo degli appuntamenti del progetto Auser, “Nonne e nonni si diventa: riscoprire il legame con la propria famiglia d’origine e guardare il futuro”, cade proprio nella “giornata dei nonni”, ricorrenza istituita nel 2005 per riconoscere ufficialmente il ruolo che le figure dei nonni hanno nella società.
I nonni di oggi, cresciuti per lo più negli anni del miracolo economico, hanno partecipato alla modernizzazione della società e fruito di un benessere diffuso, ma hanno anche assistito agli sconvolgimenti prodotti dagli anni della contestazione, al rovesciamento dei canoni e dei valori della tradizione. Ora, in uno scenario caratterizzato dall’eclissi degli ideali politici, dalla precarietà del lavoro, dalla crisi della coppia e della scuola, nonni e nonne, seppure in modo diverso, sembrano costituire l’unica solida architrave della famiglia.
Infatti, oltre a svolgere un ruolo pratico come supporto alla famiglia, secondo gli esperti, la presenza amorevole dei nonni offre un senso di sicurezza e stabilità ai bambini e rappresentano anche un modello positivo per i nipoti, stimolo di curiosità e condivisione di ricordi e esperienze.