2019 – 2024: 5 ANNI INSIEME

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5 anni insieme: il rendiconto di mandato amministrativo dal 2019 al 2024 Vediamo in sintesi alcune delle questioni di maggiore...

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08 Aprile 2024

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5 anni insieme: il rendiconto di mandato amministrativo dal 2019 al 2024
Vediamo in sintesi alcune delle questioni di maggiore rilievo affontate sia nel documento che nel video

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Villa Medicea dell’Ambrogiana. Si tratta di  un luogo su cui l’amministrazione non ha alcuna potestà, ma per il recupero della quale Masetti assieme alla struttura si è speso e non poco, fino ad arrivare ad intercettare l’interesse dell’ex direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. È da questa interlocuzione che ha preso forza l’idea dell’Ambrogiana come una delle potenziali sedi degli Uffizi Diffusi, subito sostenuta dall’allora Ministro della Cultura Dario Franceschini sulla quale è poi stata trovata la convergenza della Regione Toscana, della città Metropolitana e soprattutto del Ministero della Cultura con le visite di Dario Franscechini prima e di Gennaro Sangiuliano successivamente.

Opere pubbliche

In questi anni sono stati realizzati interventi importanti grazie alla capacità della struttura  di elaborare progetti in grado di attrarre finanziamenti importanti: dal 2019 ottenuti finanziamenti per oltre 11 milioni di €, 6.963.002 dei quali provenienti dal PNRR e 4.309.303 frutto della partecipazione ad altri bandi.

Molti interventi sono poi il risultato di una collaborazione con altri soggetti, sia pubblici che privati.

Lux Living, ilrecuperodell’areadellastoricavetreriaLuxdapartedella società privata Abitare
Toscana ha consentito di avere 107 appartamenti da destinare ad affitti e vendita agevolati o a progetti di carattere sociale. Nell’edificio rimasto di proprietà comunale al piano terra è stato realizzato uno spazio polifunzionale gestito attualmente dalla Pubblica Assistenza e due appartamenti che l’amministrazione ha scelto di destinare al “Dopo di noi” con un progetto sviluppato con SDS e Società della Salute.

Il ponte sull’Arno e la nuova viabilità di collegamento che connetteranno, passando per Fibbiana, laToscoRomagnolaconlaProvinciale Limitese. Larealizzazione dell’opera attesa da anni è in corso e il termine dei lavori è previsto per il2025.

Il recupero dell’area del Castello. L’intervento è in corso e prevede la sistemazione del belvedere e della viabilità della parte alta di Montelupo in modo da garantire un accesso diretto al luogo di origine della città.

La riqualificazione dell’area ex ceramiche Fanciullacci, con un significativoridimensionamento dei volumi, la creazione di una piazza che si affaccia Pesa e

La riqualificazione dell’area ex ceramiche Fanciullacci, con un significativo ridimensionamento dei volumi, la creazione di una piazza che si affaccia Pesa e la realizzazione di appartamenti e spazi polifunzionali legati comunque ad una destinazione sociale e culturale, viene sanata una situazione complessa che perdurava da quasi 20 anni.

L’avvio dei lavori per dare una nuova funzionalità a tutto il complesso del Palazzo Podestarile, con una progettazione in corso per il Podestarile e la valorizzazione dell’ex Fornace Cioni già realizzata e pienamente utilizzata, come spazio didattico delle attività museali.

I lavori all’ex Cinema Risorti, in fase di completamento e che restituiranno al centro di Montelupo un luogo storico con nuove funzioni: arena estiva e centro giovani.

La scuola Margherita Hack in questi 5 anni ha visto il completamento del secondo lotto e l’avvio dei lavori per del terzo lotto che sarà destinato ad accogliere la fascia Zero – Sei

 Gli interventi sulla sicurezza stradale con la sistemazione di via Maremmana e la realizzazione di due rotonde sulla Strada Statale 67.

L’avvio dell’intervento realizzato dall’Azienda Sanitaria, ma coprogettato con gli uffici comunali, finalizzato all’apertura della Casa di Comunità in viale Cento Fiori.

Un nodo complesso da affrontare in questi anni, anche in relazione a una nuova consapevolezza in merito all’ambiente, è stato il mantenimento di un equilibrio fra sostenibilità e gestione di un territorio fortemente antropizzato.

“Molti degli interventi urbanistici che si sono concretizzati in questi anni arrivavano da previsioni decennali e quindi erano stati concepiti con una visione completamente diversa, però essendo procedure già avviate non potevano certo essere fermate in itinere. – ha spiegato il sindaco Masetti – Quello che abbiamo fatto è lavorare sulla tutela dell’ambiente e portare in adozione (il prossimo 8 aprile) un documento di programmazione urbanistica, che fatte salve le vecchie convenzioni in essere che sono comunque oggetto di interlocuzione con i privati coinvolti, limita enormemente le nuove costruzioni”.

In merito all’ambiente l’attenzione di questi anni è stata posta sulla tutela della risorsa idrica, con un ruolo centrale di Montelupo nel contratto di fiume Pesa, nel risparmio energetico, con l’adozione di tecnologie ad alta efficienza e con interventi sugli edifici pubblici.

La progettazione relativa al territorio ha richiesto un approfondimento importante per quanto riguarda il centro storico e il commercio di prossimità.
La pandemia e il cambiamento delle abitudini di acquisto hanno avuto a livello nazionale e anche a
Montelupo un impatto importante sul tessuto commerciale.
Dal monitoraggio che viene svolto costantemente risulta un elevata motilità nelle aperture e chiusure. Per dare un’idea, solo nel 2022 si sono registrate 12 nuove aperture, 10 subentri e 11 chiusure.

L’amministrazione ha quindi avviato una serie di azioni che si sostanziano nella scelta
di trasferire funzioni in centro, nell’attività di promozione e organizzazione di eventi e in uno studio approfondito volto a definire un insieme di interventi su commercializzazione di locali sfitti, formazione per le imprese, utilizzo di immobili di proprietà pubblica, incrocio fra proprietari e potenziali investitori, sperimentazione di nuovi eventi, collaborazione con le associazioni del territorio.

L’attenzione alle persone è stato uno degli aspetti centrali di questi anni.

Il sociale pur essendo una funzione trasferita all’Unione dei Comuni ha richiesto un’attenzione costante: in media ogni anno le persone seguite direttamente da servizi sociali sono circa 800. L’azione dell’ente è stata incentrata in particolare sul dare risposte concrete all’emergenza abitativa con il progetto Lux Living e con l’assegnazione degli appartamenti di proprietà comunale di piazza dell’Unione Europea.

L’Ufficio Unico solo nel 2023 ha ricevuto 15623 cittadini ed è il punto di incontro fra il comune e la popolazione, tanto che nell’arco dei 5 anni ha gestito oltre 3600 segnalazioni.
Negli ultimi cinque anni si è assistito a una vera e propria “rivoluzione copernicana” nella relazione con il cittadino e nell’attivazione di numerosi servizi on line. Nel 2021 l’amministrazione ha accolto gli stimoli a favorire e rendere sempre più semplice l’accesso ai servizi e l’ha fatta propria. Lo ha fatto in primo luogo con una completa ristrutturazione del sito istituzionale, che attraverso l’utilizzo di SPID e l’integrazione con il sistema PAGO PA consente di accedere a numerosi servizi attraverso strumenti informatici e dispositivi digitali.
Nell’ultimo anno è stata avviata un’ulteriore implementazione ed è stato aperto uno sportello di facilitazione digitale per lavorare sul digital divide e supportare i cittadini dell’accesso ai servizi on line.

Le idee di fondo che hanno mosso l’azione dell’amministrazione sono quelle di promuovere un’offerta culturale di qualità, accessibile, popolare e capace di rispondere alle esigenze di un pubblico vasto; considerare la cultura un motore di crescita economica e di prestigio per la città; fare della cultura una leva di coesione, di identità, di crescita democratica e sociale; valorizzare la rete tra i presìdi pubblici e l’iniziativa preziosa dei privati e delle associazioni di Montelupo.
Tanti i progetti sviluppati in questi anni: i cantieri d’arte e le attività connesse al Sistema Museale, la mostra “Montelupo Fiorentino e gli Uffizi. Una Galleria di Confronti”, il coinvolgimento delle aziende ceramiche, ovviamente l’evento Cèramica, ma anche i tanti laboratori attivati al MMAB, il premio letterario dedicato alla working class “Il pane e le rose”, la rassegna “La città dei lettori”, le conferenze dedicate alla scoperta del Pozzo dei Lavatoi, le conferenze di approfondimento scientifico e la lista potrebbe proseguire a lungo.
L’investimento in attività culturali in questi 5 anni è stato di circa 4.175.352€
L’attenzione alle politiche educative e ai giovani è stata un altro elemento caratterizzante.  Non si è investito solo nella realizzazione di strutture scolastiche, ma l’azione dell’ente è stata orientata anche al supporto alla didattica e nell’arco dei 5 anni la spesa per le politiche educative e il diritto allo studio è stata di 9.282.919 €.

Un importante finanziamento arrivato grazie alla partecipazione ad un bando ministeriale ha permesso di sviluppare molteplici azioni rivolte ai giovani: dal coinvolgimento nella progettazione degli spazi, alle attività legate ai social, all’attivazione di un campus estivo, allo sviluppo della manifestazione FOOL PARK.

 

“Mi hanno chiesto cosa tengo e cosa lascio di questi 5 anni. Direi che tengo tutto, anche i momenti difficili, i conflitti, i problemi perché senza retorica sono quelli che ci hanno aiutato a crescere e a trovare soluzioni meno scontate. Tengo soprattutto l’impegno per alcune questioni che mi sono state particolarmente care, il futuro dell’Ambrogiana in primis. Tengo in particolare la ricchezza delle relazioni con le tante belle persone con cui ho collaborato in questi anni: la giunta, il consiglio comunale e i dipendenti del Comune.

Tengo con me la forza e la passione dell’associazionismo. Tengo il rapporto costante, bello e impegnativo al tempo stesso, con i cittadini e le cittadine. Credo che il senso di comunità sia la cifra distintiva di questi 10 anni.

In realtà lascio anche qualcosa, ma non in senso negativo. Lascio una comunità coesa, un Comune sempre più percepito a servizio della comunità, tante opere avviate e che vedranno la conclusione nei prossimi mesi/anni. Lascio anche una struttura comunale completamente rinnovata.

In questi anni ho visto andare in pensione figure storiche dell’ente ed ho visto arrivare giovani esperti ed entusiasti. Basti pensare che dal 2019 ad oggi ci sono stati 29 cessazioni di contratto (pensionamenti o trasferimenti) e 36 nuove assunzioni, 8 concorsi ai quali hanno partecipato oltre 1000 candidati. Una struttura nuova in cui il numero di uomini e donne si equivale, il 34% degli assunti ha il diploma e il 52% è laureato. Insomma una bella squadra che ringrazio di cuore assieme a chi li ha preceduti per il grande lavoro svolto e per gli obiettivi che ci ha permesso di raggiungere.

Infine, ma non per ultimo, lascio sia a livello comunale che a livello di Unione un sistema di protezione civile organizzato e pronto a rispondere alle emergenze, tema su cui mi sono particolarmente impegnato anche con il prezioso aiuto del personale dell’Unione”, afferma il sindaco Paolo Masetti.

 

Ultimo aggiornamento: 02/05/2024, 14:51

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