La costruzione della Fornace a ridosso delle mura trecentesche risale al 1859 ad opera della famiglia Morelli che produceva dedita scaldini e catini schizzati con la ramina. Intorno agli anni 20 del secolo scorso venne acquisita da Carlo Alderighi che oltre a produrvi ceramiche vi trasferì anche l’attività di famiglia di fabbricazione di cappelli.
Nel 1946 la fornace fu acquistata da Dino Cioni che diede inizio ad una produzione di maiolica artistica che si è protratta fino alla chiusura della medesima nel 1998.
Ancora oggi sono riconoscibili le tre aree in cui era organizzata: al piano terra, uno stanzone con soffitti a volta, era quasi interamente destinato al lavoro di foggiatura, eseguito prevalentemente al tornio. Il piano superiore era invece occupato dall’area destinata alla decorazione, dove trovavano posto i “pittori”. I forni erano invece concentrati nella porzione di fabbricato più a monte, e occupavano tutta l’altezza dell’edificio.
Il restauro ha mantenuto i graffiti e le scritte lasciate sui muri dagli operai che vi hanno lavorato in epoca relativamente più recente: i risultati delle elezioni del 1953, la vittoria dell’Italia ai Mondiali del 1982, la grande nevicata e poi le caricature del “padrone” e dei colleghi di lavoro.
L’intervento di recupero, curato dalla Fondazione Museo Montelupo con il supporto dell’architetto Giada Cerri, è stato volto ad innovare lo spazio, dotarlo delle più moderne tecnologie per renderlo adeguato a molte funzioni, ma nel contempo a lasciarne intatti gli elementi essenziali e caratterizzanti. In questo modo si configura come l’ideale completamento alla visita al Museo della ceramica e come luogo adatto ad accogliere i laboratori e i percorsi didattici.
L’intervento di ristrutturazione è stato svolto grazie alle risorse giunte dalla Fondazione CR Firenze nell’ambito del Bando “Spazi attivi” e dal Consiglio Regionale della Toscana con il bando “Città Murate”.
La Fornace è sede di un calendario di eventi e iniziative culturali, storiche e contemporanee, realizzate in collaborazione con la rete dei ceramisti, con le associazioni e gli artisti del territorio.